Nel corso del 2023, su TikTok, è emerso un nuovo trend chiamato “Deinfluencing”: un movimento promosso da numerosi creator per mettere in guardia gli utenti dall’acquisto di prodotti beauty, fashion e tech di qualità scadente (o non in linea con principi di trasparenza e sostenibilità), spesso sponsorizzati ugualmente da noti influencer.
Combatte lo spreco, lotta contro l’eccessivo consumismo e mette in luce la filosofia del “decluttering”, in particolar modo durante un’era economicamente difficile ed incerta.
I de-influencers sono, ad oggi, visti come un potenziale “salvagente”: ci anticipano, ci difendono e ci mettono in guardia da acquisiti inutili, non etici o comunque dei quali prima o poi ci saremmo pentiti.
Cosa hanno fatto? Hanno iniziato a diffondere recensioni negative su specifici prodotti, disincentivando l'acquisto tramite feedback onesti e cercando di instaurare un rapporto di fiducia e trasparenza con la propria community.
Questa pratica si èi evoluta sfociando in veri e propri movimenti digitali per contrastare il sovraconsumo in totale opposizione al trend degli Haul.
L'hashtag #deinfluencing conta ora più di 27mila post su TikTok e quasi 9mila su Instagram, secondo voi quali conseguenze avrà sul lungo periodo?